- listarovato
- 4 Agosto 2019
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- Comunicato Stampa
“L’attuale PGT favorisce la possibilità di medie strutture di vendita in un momento di difficoltà dei negozi di vicinato” è stata la dichiarazione del consigliere PD Bergomi durante il consiglio comunale della scorsa settimana. La modifica per uniformare tutte le aree per la realizzazione di medio strutture entro i 2.500 mq voluta dalla Giunta Belotti ha trovato l’appoggio anche del consigliere Architetto Zafferri.
La sua esternazione “non credo alla favola dei piccoli negozi che chiudono perché ci sono i centri commerciali: il piccolo commercio resiste se si specializza” ha lasciato senza parole il consigliere L.I.G.A. Silvia Quaranta ed i membri del gruppo.
“Città come Verona e Crema hanno un centro storico pieno di negozi e forse il consigliere Zafferri non lo sa, ma sono gli stessi franchising che si trovano nei centri commerciali. Forse prima di dire certe assurdità dovrebbe farsi un giro e guardare i negozi. Probabilmente da uomo, non li sa riconoscere e vista la sua professione preferisce costruire centri commerciali o medie strutture, piuttosto che curare le attività storiche del paese” ha dichiarato Silvia Quaranta.
“Un’altra frase contro il commercio di paese, un altro consigliere che non capisce e non vuole tutelare le piccole attività. Dopo l’eliminazione dei posteggi in piazza Cavour e della piazza della ex Pretura, ci chiediamo cosa si possa inventare ancora per danneggiare i negozi rovatesi. Mi lascia perplessa anche la posizione non assunta dall’Associazione commercianti “le Vie di Rovato”. Forse il loro nome dell’associazione è stato premonitore; “le vie” non “la piazza” ha affermato il consigliere Liga Maurizio Festa.
Alleghiamo copia del ChiariWeek di Venerdì 2 Agosto prima che qualcuno pensi anche solo di insinuare che ci siamo inventati anche queste parole.

Comment (1)
Raffaele Cavallo
05 Ago 2019E’ + di 20 anni che si sta combattendo una lotta impari con i centri commerciali #Manenti, di allora aveva dichiarato guerra alle porte franche rimuovendo le indicazioni sul territorio rovatese, scatenando le ire dei belusconiani e cattocomunisti di allora. Oggi no è cambiato niente e la piccola bottega ne sta soffrendo tra indicibili difficoltà di approcio e tassazione che va alle stelle.